Il decreto legge n. 7/2021, in vigore dalla fine dello scorso mese di gennaio, ha stabilito un’ulteriore proroga per diversi termini, tra cui, in particolare, quello della sospensione dei pignoramenti dell’Agente della riscossione su stipendi e pensioni e quello dei termini di versamento dei carichi affidati all’agente della riscossione.
L’art. 1 c. 5 del d. l. 7/2021 ha infatti abrogato l’art. 1 del precedente d. l. 3/2021 che, nelle varie disposizioni, prevedeva il termine del 31 gennaio 2021, ora prorogato al 28 febbraio.
I contribuenti gravati da cartelle e procedure esecutive esattoriali avranno, quindi, ancora qualche settimana di tempo, prima che l’Agenzia delle Entrate – Riscossione riprenda le proprie ordinarie attività di notificazione cartelle e altri atti esecutivi.
Proprio a questo riguardo, peraltro, il Presidente di A.d.E.R. Ernesto Maria Ruffini ha rappresentato l’enorme difficoltà operativa che, alla ripresa, i funzionari dell’Agenzia si troveranno a dover affrontare, allorquando sarà necessario procedere alla notifica di circa 50 milioni (!) di atti.
Divengono dunque sempre più insistenti e concrete, per scongiurare la paralisi operativa che verrebbe innescata da un simile “tsunami” esattoriale, le voci che vogliono – nuovo Governo permettendo – la promulgazione a breve termine di una nuova sanatoria su debiti inesigibili e/o, comunque, di difficile realizzazione.
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